bulimia e anoressia

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bulimia e anoressismo

Anoressia e bulimia

ciao inizio con il ringraziarvi perché quello che fate è davvero di conforto per molte persone, e grazie per avermi dato la possibilità di raccontarvi la mia storia.

Inizio con il dire che era da qualche anno che avevo iniziato una dieta, più precisamente da quando mio fratello mi aveva detto che avevo la pancia. Da li ho iniziato a mettermi a dieta ma restringevo solo le porzioni e mangiavo in modo sano. L’anno scorso con il primo lockdown ho perso il controllo ho iniziato a non mangiare più niente e ha contare le kcal di qualsiasi cosa prendevo il cibo e lo nascondevo nei sacchetti di plastica per poi buttarli nel bidone della spazzatura una volta uscita. Questa fase è durata fino a ottobre di quest’anno, nessuno mi diceva niente, per loro era normale che non mangiassi più. Mi dicevano solo "dai mangia un po’ di questo" ma nessuno mi chiedeva se andasse tutto bene. Poi è iniziato l’inferno.

A novembre ho iniziato ad abbuffarmi fino ad ora perché dentro di me penso che  tanto a nessuno importa niente di me, nè se sono magra e non mangio, nè se mangio e sono comunque invisibile. Allora ho iniziato ad abbuffarmi e poi dopo vomito tutto perché mi sento in colpa. All’inizio le abbuffate erano veramente poche ma ora sono sempre più ricorrenti e sto malissimo perché sono ingrassata . Penso che tutto ciò nasca dal fatto che non mi sento amata anche se i miei genitori fanno di tutto per rendermi felice... ma io non lo sento il loro amore. Mi sono sempre dovuta guardare da sola e ora che ho perso il controllo non ci riesco. Vorrei solo riprendere il controllo della mia vita ma non ci riesco.

Una cosa su cui riflettere

Ci piacerebbe, dopo che hai letto questa storia, autentica, come tutte le altre, inserita da chi stà in qualche maniera soffrendo, che tu riflettessi sulla tua vita, su cosa ti crea tanto dolore, se anche tu stai provando dolore, e che provassi a pensare che forse il motivo che te lo provoca non è poi così reale. Non cercare l'approvazione degli altri ma cerca la serenità in te stesso. L'uomo ha bisogno di pochissime cose. Può vivere serenamente seguendo poche piccole regole. Aiutare gli altri, dare senza aspettarsi niente, non frequentare chi non ci capisce, non prevaricare nessuno, non cercare l'approvazione di nessuno.

Se stai bene tu staranno bene anche le persone che ti stanno vicine, quelle che ti vogliono veramente bene e a cui tu ne vuoi a tua volta. Se stai male tu, gli altri fuggiranno. In pochi sono disposti a investire tempo per il tuo benessere. Il nostro intento iniziale era di poter allestire un centralino di ascolto ma non ci siamo riusciti. La nostra speranza è che dando la possibilità a tutti di lasciare le proprie storie, chi legge lo faccia per ascoltare gli altri e ne traggia giovamento confrontandosi, non giudicando. Vorremmo stimolare in chi legge la comprensione del dolore. Noi tutti, uomini e donne, cerchiamo gentilezza e comprensione, e noi vogliamo sia dare che ricevere questa condizione dell'animo.